Nell’ambito dell’evento di partecipazione “Bottom-up – Act To React”, i giovani dell’Istituto De Viti De Marco saranno protagonisti attivi di un percorso che coniuga creatività, riflessione critica e cittadinanza attiva. A partire dallo Youth Goal n.7 – Occupazione di Qualità, le ragazze e i ragazzi hanno scelto di approfondire, discutere e rappresentare il tema attraverso una metodologia potente e inclusiva: il Teatro dell’Oppresso.
Questa scelta nasce da una forte esigenza espressa durante il sondaggio di opinione realizzato nel percorso di avvicinamento all’evento: per la maggior parte dei partecipanti, il tema del lavoro rappresenta una preoccupazione concreta e urgente, non solo come prospettiva futura, ma anche in quanto legato alla propria identità professionale e alle opportunità del territorio.
I ragazzi del De Viti De Marco, impegnati in percorsi scolastici che li preparano al mondo del lavoro, sentono spesso il peso di un sistema che non garantisce sbocchi certi né condizioni eque. Hanno deciso, quindi, di portare in scena la loro visione, dando voce a esperienze, dubbi e desideri, e invitando il pubblico a partecipare e a “reagire”, secondo lo spirito interattivo del Teatro dell’Oppresso.
Il laboratorio teatrale che stanno preparando diventa così uno spazio dove riflettere insieme su cosa significa davvero “occupazione di qualità”: un lavoro che valorizzi le competenze, che non sfrutti, che dia dignità e possibilità di crescita. Non un’utopia, ma un diritto che i giovani vogliono rivendicare con forza, creatività e consapevolezza.
Con “Act To React”, i ragazzi del De Viti De Marco ci ricordano che non esiste partecipazione senza ascolto, e che anche un palco può diventare uno strumento politico, se usato per dare forma e voce alle sfide che una generazione si trova ad affrontare.