Benessere e salute mentale è l’obiettivo europeo scelto dai giovani che verrà discusso nel prossimo evento di Bottom up. Una tendenza che si pone in linea con quanto viene già espresso da ragazzi e ragazze sui social e negli spazi della vita quotidiana. Nell’ultimo periodo, infatti, la richiesta sempre più pervasiva di incentivare spazi per il supporto psicologico è provenuta proprio dalla generazione Z. Difatti, quest’ultimi riconoscono che parlare di salute, in accordo con quanto definisce l’OMS, non è soffermarsi solo sul piano fisico ma è anche un insieme di fattori che incidono sulla qualità stessa della vita, coinvolgendo la dimensione sociale, economica e mentale. Proprio quest’ ultima, aggravatesi durante la pandemia, ha lasciato degli strascichi importanti e di questo i giovani se ne rendono sempre più conto. Tuttavia, secondo quanto riportato da ANSA, l’Italia è indietro rispetto ai fondi destinati alla salute mentale, con disturbi mentali che interessano il 16% del carico globale delle malattie tra i 10 e i 19 anni e depressione e ansia al 40%. Proprio quest’ultimi sono, assieme ad autolesività e disturbi del comportamento, i più diffusi tra i giovani. Tenuto conto di queste considerazioni sembra quasi ovvio il motivo per cui, i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato al sondaggio, abbiano scelto questo tema per il prossimo evento di Bottom up. Sarà un momento per approfondire punti di vista, storie di vita e considerazioni assieme alla prof.ssa Anna Maria Rizzo dell’ Università del Salento e allo stesso tempo si potrà iniziare a creare una comunità partecipativa e sensibile verso il tema del benessere e della salute mentale.
