Bottom Up ha concluso il suo secondo evento di due giornate ponendo, attraverso la votazione degli studenti dell’evento precedente, l’obiettivo europeo “Benessere e Salute mentale”.
La Salute Mentale è una parte importante della vita di ogni essere umano. Prendersene cura è un po’ come affrontare un viaggio, ci sono alti e bassi, ma possiamo sempre fare dei piccoli passi per proteggere e migliorare la nostra salute mentale attraverso cure, attenzioni e sane abitudini. La Salute Mentale può anche essere molto fraintesa. Attraverso l’attività proposta in classe nell’incontro preliminare, abbiamo confermato il fatto che ci siano molte idee e opinioni che influenzano il modo in cui percepiamo e parliamo del benessere mentale. Proprio grazie a quest’attività sono stati estrapolati i tre sottogruppi protagonisti dei dibattiti svolti durante l’evento.
I tre sottogruppi, spiegati ai ragazzi, girano intorno ai seguenti concetti: equilibrio in sé stessi e negli altri; dialogo interiore e con gli altri; accessibilità in rapporto all’autostima.
Per approfondire, l’equilibrio si declina nella ricerca di ciò che desidero e ciò che realizzo. L’equilibrio interno ed esterno lo posso trovare attraverso il contatto con la natura ma anche attraverso un professionista. Dunque, questo argomento si può tradurre in spensieratezza e tranquillità, parole elencate dai ragazzi nell’attività preliminare. La questione posta ai ragazzi è “Il benessere e la salute mentale significa equilibrio. È quindi possibile raggiungerlo attraverso la libertà interna o esterna?”.
Il dialogo, in particolare, si articola intorno al tema della comunicazione interpersonale e della reciprocità supportiva. In particolare, la comunicazione permette di saper esprimere il mio bisogno e riconoscere la necessità dell’altro. Dunque, la domanda posta è “Il benessere e la salute mentale significa dialogo. È quindi possibile, tramite la comunicazione interpersonale e la reciprocità supportiva, raggiungerlo? Oppure no?”.
Infine, la sanità mentale e il benessere derivano dall’avere autostima ma per raggiungere lo stato di autostima è necessario che la salute mentale sia accessibile. Dunque, l’accessibilità sostiene l’importanza del poter accedere universalmente a dei servizi di supporto. Per cui la domanda è “Il benessere e la salute mentale significa accessibilità. È quindi necessario accedere a dei servizi di supporto per raggiungere l’autostima o la si può raggiungere da soli?”.
Dopo aver svolto un’attività energizzante con il supporto della professoressa universitaria Anna Maria Rizzo, gli studenti hanno ricevuto il materiale e le informazioni necessarie per svolgere nel migliore dei modi il Debate sulla questione assegnata. Dunque, sono stati suddivisi in quattro gruppi, tre dei quali avevano una questione da discutere e uno il compito di giudicare. I tre gruppi a loro volta si sono divisi in un gruppo PRO e un gruppo CONTRO. Ognuno dei tre gruppi aveva tre giudici assegnati con il compito di attribuire il punteggio in base ad una scheda valutativa. Dopo aver determinato le squadre è stato assegnato l’argomento e la sua questione.
Ciascun gruppo si è riunito intorno ad un tavolo per elaborare al meglio le proprie tesi e individuare gli argomenti a sostegno delle stesse. Dopo alcune indecisioni su quale tesi sostenere, i ragazzi hanno stilato una serie di argomenti aiutandosi con l’utilizzo del telefono, degli esperti e i docenti messi a disposizione e della loro esperienza.
Al termine dell’elaborazione tra tesi e antitesi, la giuria è stata chiamata al suo ruolo per l’elaborazione del giudizio finale sulla base della capacità espressiva, capacità argomentativa e rispetto del punto di vista altrui.
In particolare, i cinque criteri valutativi sono: gestione del tempo; risorse di approfondimento (internet, consulenza dei docenti ed esperti presenti); abilità oratoria (lessico appropriato, chiarezza espositiva); capacità di porre domande pertinenti; capacità argomentativa, critica e personale. Ad ogni criterio poteva essere assegnato un punteggio da 1 a 5, facendo poi una somma di essi per ogni intervento delle due squadre.
Durante il dibattito, i ragazzi si sono dimostrati molto affiatati e contenti di sviluppare argomenti così importanti e sentiti da parte loro. Il dibattito ha dato modo di istaurare nel gruppo, composto da due classi diverse, un confronto positivo ed attuare competenze trasversali quali, collaborazione, allenamento all’ascolto attivo e al pensiero critico. Inoltre, la metodologia ha dato la possibilità di potenziare le abilità linguistiche e comunicative oltre che lo sviluppo del pensiero critico, motivati dal portare avanti le proprie tesi.
Dopo aver concluso il dibattito i giudici hanno assegnato il loro punteggio rimandando al prossimo incontro l’esposizione degli argomenti e quindi il verdetto finale di tutti i giudici insieme.
Nella seconda giornata, le squadre si sono riunite per decidere come presentare le proprie tesi a favore e contro aiutandosi con uno schema formulato da loro su un cartellone.
Il primo gruppo a farsi avanti è stato quello che tratta l’argomento dell’equilibrio soprannominato da loro “Ponzy”. Malgrado le difficoltà iniziali nel formare le squadre poiché tutte desiderose di stare dalla parte pro, tre ragazze si sono lasciate convincere dai tutor a passare nella squadra contro. Nonostante tutto, secondo la giuria, è stata proprio la squadra contro a vincere il dibattito poiché hanno avuto la capacità di argomentare in maniera completa e lessicalmente giusta ogni tesi.
Il secondo gruppo a proporsi è stato quello dell’accessibilità in rapporto all’autostima, soprannominato “De Fuego”. La squadra pro ha sostenuto le proprie tesi con un linguaggio articolato, tesi molto variegate e approfondite, e massimo rispetto. Al contrario, secondo la giuria, la squadra contro non ha saputo rispondere con argomenti appropriati ma ha basato le proprie tesi sulla confutazione di quella avversarie tralasciando così informazioni importanti. Dunque, la squadra pro ha raggiunto un maggior punteggio.
L’ultimo gruppo a presentarsi è stato quello sulla comunicazione interpersonale, soprannominato “Pink Froyd”. Secondo la valutazione della giuria, il gruppo contro ha trattato con più cura le varie tesi ma, nonostante ciò, si è resa conto di un errore basato sulla valutazione poiché i membri della squadra contro erano meno rispetto a quella pro. Dunque, la squadra pro ha raggiunto un maggior punteggio ma la giuria pensa che meriti di vincere la squadra contro.
Alla fine delle presentazioni, i giudici delle tre squadre hanno dato delle nuove valutazioni basandosi sugli stessi criteri adottati l’ultima volta. Subito dopo aver votato, la giuria si è riunita per il verdetto finale. Dunque, la squadra vincitrice ad aver raggiunto maggior punteggio è la soprannominata “De Fuego”.
Alla fine della mattinata, i ragazzi si sono dimostrati particolarmente contenti di aver affrontato due giornate diverse dalla solita impostazione delle lezioni scolastiche, portandosi a casa nuovi concetti su cui riflettere. Grazie a questo evento, gli studenti si sono mostrati interessati alle attività, augurandosi di salutare l’associazione Mediterranea con un arrivederci.
