Sotto il cielo dell’Unione Europea c’è un popolo che spesso non si sente protetto dal bagliore di quelle 12 stelle che esaltano l’unità, la solidarietà e l’armonia tra i popoli. Un numero crescente di giovani, infatti, non ha fiducia nell’UE e incontra difficoltà a comprenderne i principi, i valori e il funzionamento. Anche i deficit democratici dei processi dell’UE sono stati identificati come uno dei motivi dell’aumento dell’euroscetticismo tra i giovani. Tuttavia, secondo l’ultimo rapporto dell’Eurobarometro Standard, il 72% degli intervistati italiani si dichiara favorevole all’euro e i soddisfatti sono l’81% tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Questo dato acquista ancora più valore se pensiamo che a giugno 2024 ci saranno le elezioni europee. Il voto, infatti, è la massima espressione di partecipazione democratica e lo strumento per plasmare il futuro delle nazioni. Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia. La stessa Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea agli art. 39 e 40 sancisce il diritto di voto e di eleggibilità del Parlamento europeo in tutti gli stati membri. Ma partecipare alla vita sociale e politica di un territorio non è solo esercitare il diritto di voto. Dal risultato del dialogo strutturato con i giovani 2017-2018 sono nati gli Youth Goals, 11 obiettivi che rappresentano le opinioni di giovani provenienti da tutta Europa. Tra le tematiche trattate (uguaglianza di genere, società inclusive, salute mentale e benessere, occupazione e apprendimento di qualità, Europa verde e sostenibile, informazione e dialogo costruttivo) emergono tre punti programmatici a sostegno della partecipazione alla vita sociale e politica. Nello specifico i giovani vogliono conoscere e aderire alle iniziative governative europee e partecipare ai processi decisionali all’interno di spazi dedicati alla sperimentazione democratica. Dunque, se da una parte ci sono giovani che non guardano alle stelle dell’Unione Europea affascinati dalla loro luminosità, dall’altra ci sono giovani che guardano oltre quel bagliore e ci vedono un universo di pianeti da conoscere ed esplorare in totale libertà. Difatti, se la libertà si acquisisce in un contesto democratico e libertà, come cantava Giorgio Gaber, è partecipazione, allora anche Europa è partecipare.